I Gentiles, gli antichi giganti della Sardegna

In un'isola antica, circondata dalle acque cristalline del Mediterraneo, esiste una leggenda che risale ai tempi più remoti. Si dice che in Sardegna, tra le montagne e le valli, un tempo abitavano giganti con un solo occhio sulla fronte che superavano di gran lunga la statura degli uomini comuni. Questi esseri titanici costruirono meravigliose strutture che, ancora oggi, lasciano a bocca aperta chiunque abbia la fortuna di poterle ammirare.


Ma questa non è una storia da raccontare solo ai turisti, bensì è un antico mito che le genti di Sardegna tramandano di padre in figlio da secoli. In questo contesto, ho avuto l'opportunità di intervistare tre anziani che hanno sentito di queste leggende fin da quando erano bambini. Si chiamano Efiso, Giuseppe e Bonaria, e hanno gentilmente accettato di condividere con me le loro storie riguardanti i giganti della Sardegna.




Efiso, che ora ha 81 anni, racconta con orgoglio di come suo nonno gli parlava
delle enormi ossa e dei teschi ritrovati nei campi, che secondo lui appartenevano ai giganti. "Mio nonno era un pastore, e mentre pascolava le sue pecore, aveva trovato queste ossa gigantesche che sembravano non appartenere a nessun animale che lui conoscesse. Diceva che erano le ossa dei giganti che abitavano la Sardegna prima di noi."





Giuseppe, che ha 78 anni, ha una storia simile da raccontare. "Mio nonno era un contadino, e aveva
trovato queste ossa gigantesche mentre arava i campi. Ma non erano solo le ossa, c'era anche un teschio enorme che sembravaappartenere a un essere umano gigantesco. Diceva che aveva paura di
quegli oggetti, e che erano meglio lasciarli dove erano."






Bonaria, che ha 72 anni, invece, si ricorda dei racconti dei suoi nonni sui giganti che avrebbero costruito le enormi costruzioni e manufatti che ancora oggi si trovano in alcuni luoghi dell'isola. "I miei
nonni mi raccontavano di come questi giganti avessero costruito le torri nuragiche e le tombe dei giganti, ma che nessuno sapeva come avessero fatto. Erano così grandi e forti che sembrava impossibile che esseri umani normali avessero potuto realizzare tutto ciò."





Le storie di Efiso, Giuseppe e Bonaria, ci riportano a un tempo e un luogo dove il confine tra realtà e mito si confondeva, dove gli uomini erano ancora in cerca di risposte alle domande più grandi dell'universo. Ma queste leggende hanno lasciato un'impronta indelebile nella cultura e nella storia della Sardegna, e continuano a suscitare la curiosità e l'immaginazione di molte persone.






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